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la traviata 
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LA TRAVIATA
di Giuseppe Verdi (versione da camera)
giovedì 7, 14, 21, 28 giugno 2018
ore 19.30

Magazzino Musica mette in scena La Traviata di Giuseppe Verdi in versione cameristica, nei giovedì di giugno (7, 14, 21, 28), alle ore 19.30.

L'opera viene presentata in forma ridotta (dura 1 ora circa), con l’accompagnamento pianistico al posto dell’orchestra, costumi originali e una regia essenziale. La scena prende forma all'interno della libreria musicale, con un cast di cantanti che si muovono tra il pubblico rendendo il melodramma un fatto musicale vivo, coinvolgente. Qui si celebra l'amore infelice e generoso di Violetta, la passione di Alfredo, l’intransigenza del vecchio Germont in un dramma che - potenza della lirica - commuove ancora. Il formato "tascabile" dell’opera avvicina il pubblico al melodramma divulgando la musica al di fuori del suo contesto istituzionale e accorciando la distanza tra palco e platea.
Le note del pianoforte conducono il discorso musicale tra arie e recitativi, mentre il libretto distribuito al pubblico permette di seguire i testi e lo sviluppo della vicenda.
Un calice di vino o un aperitivo al bar di MaMu contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più conviviale e piacevole.

PRODUZIONE E REGIA - Filippo Pina Castiglioni. Pianoforte: Eleonora Barlassina. Interpreti: Maria Cristina Ciampi (Violetta), Filippo Pina Castiglioni (Alfredo), Allan Rizzetti (Germont).

INGRESSO - € 5 (si richiede tessera associativa MaMu Cultura Musicale). Fino a esaurimento posti (non si ricevono prenotazioni).

L'IDEA - La scelta di proporre lo stesso titolo a distanza di una settimana mira a creare un appuntamento fisso, un leitmotiv in cui il pubblico possa arrivare a cantare insieme al coro delle celebri "libagioni", a imparare a memoria le arie più belle, a commuoversi nel finale. E svegliarsi il mattino successivo con l’aria di Violetta in mente.
I riscontri positivi ottenuti con questa formula ci hanno indotto a credere che l’iniziativa potrebbe arrivare soprattutto alle giovani generazioni, facendo loro scoprire la vena 'popolare' del nostro patrimonio lirico e allontanando l’immagine di un repertorio aulico e desueto.

HANNO DETTOQualche sera fa, al MaMu, è bastata quella quinta velata a ricreare la finzione, a restituire pur nella mescolanza "spaziale" il suo ruolo allo spettatore e quello di protagonista ai cantanti. Direi che qui prende corpo un piccolo miracolo... (Antonio Lubrano, ArcipelagoMilano)